Ubicata sul colle Eghezzone, lungo la riva destra dell’Adda, Lodi nuova lega le origini alla distruzione della romana Laus Pompeia da parte di Milano.
Essa fu rifondata il 3 agosto 1158 dall’imperatore Federico I di Svevia – detto il Barbarossa -, partecipò alla battaglia di Legnano (1176), si insanguinò di lotte intestine nel corso del Duecento e dal 1251 in poi vi si susseguirono le signorie locali dei Vistarini, dei Fisssiraga e dei Vignati o milanesi dei Torriani e dei Visconti.
Nel corso del Quattrocento, dopo l’incontro tra Giovanni XXIII e il Re di Germania Sigismondo di Lussemburgo in preparazione del Concilio di Costanza (Dicembre 1413) e la pace firmata tra gli stati italiani il 9 Aprile 1454, venne inglobata nel ducato di Milano, del quale seguì le sorti sotto la Spagna e l’Impero.
Col governo austriaco acquistò la dignità provinciale (1786) e quella di capoluogo di dipartimento dopo la “battaglia del ponte” (1796), che aprì a Napoleone la via di Milano.
E’ patria di uomini illustri, quali Oldrado da Ponte (+1335) e Martino Garati (+1453) entrambi celebri giuristi, Maffeo Vegio (+1458) umanista poeta e pedagogista, Franchino Gaffurio (+1522) compositore e teorico, Callisto (+1561) e consorti Piazza dinastia di pittori, Francesco De Lemene (+1704) poeta arcadico e commediografo dialettale, Agostino Bassi (+1856) microbiologo, Luigi Anelli (+1890) patriota e storico, Ada Negri (+1945) poetessa Accademica d’Italia.
La basilica cattedrale della Vergine Assunta, comunemente nota come duomo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Lodi, in Lombardia, sede vescovile della diocesi omonima. È una delle chiese più grandi della Lombardia e il monumento più antico di Lodi: la prima pietra dell’edificio, infatti, venne simbolicamente posta il 3 agosto 1158, giorno stesso della fondazione della città. Nel marzo del 1970 papa Paolo VI l’ha elevata alla dignità di basilica minore.
In stile romanico, è una delle chiese più vaste dell’intera Lombardia. La prima fase della sua costruzione, per la quale furono probabilmente impiegati molti materiali provenienti dagli edifici dell’antica Laus Pompeia, risale al periodo compreso tra il 1158 ed il 1163; la cripta infatti fu solennemente inaugurata con la traslazione delle reliquie di San Bassiano il 4 novembre 1163, in presenza dell’imperatore Federico Barbarossa.
La chiesa di San Francesco, risalente alla fine del Duecento, è l’edificio sacro più originale della città di Lodi. La sua peculiarità principale è rappresentata dalle due bifore “a cielo aperto” della facciata, le quali rappresentano il primo esempio di un modello che tra Trecento e Quattrocento si diffuse in tutta l’Italia settentrionale.
L’edificio venne innalzato tra il 1280 e i primi anni del Trecento laddove precedentemente sorgeva una piccola chiesa dell’Ordine dei Frati Minori dedicata a San Nicolò. Su iniziativa del vescovo di Lodi Bongiovanni Fissiraga, i religiosi intrapresero la costruzione dell’attuale corpo di fabbrica sostenuti dalle donazioni del nobile Antonio Fissiraga. La facciata in cotto rosato, rimasta incompiuta, è caratterizzata da un alto protiro ogivale con colonne in cotto su plinti di pietra, da due lesene semi-cilindriche e da un grande rosone in marmo bianco; ai lati, due singolari bifore a sesto acuto si aprono al cielo donando leggerezza alla struttura frontale.
CHIESA DI SAN FRANCESCO • I RESTAURI DEL ROTARY CLUB LODI
Il Castello Visconteo è stata una fortificazione difensiva della città di Lodi.
In passato la città era difesa da una cinta di mura nella quale si aprivano tre porte di accesso (solo in seguito venne aggiunta la Porta d’Adda). Due di queste erano poste sul lato sud, in direzione delle principali città alleate: Porta Cremonese e Porta Pavese; la terza era detta Porta Regale ed era la più vulnerabile in quanto si trovava sulla strada per Milano. Per questo motivo, in prossimità di essa, Federico Barbarossa fece erigere un castello al quale si accedeva tramite la Porta Imperiale. Il castello venne riadattato più di cento anni dopo da Napo della Torre, ma l’aspetto attuale è dovuto alla ricostruzione, iniziata nel 1355 e finita nel 1370, voluta da Barnabò Visconti, con un notevole ampliamento e la costruzione di quattro torri e di profonde prigioni nel sottosuolo.
Il ponte Napoleone Bonaparte (detto anche ponte di Lodi, ponte sull’Adda) è un ponte ad archi ribassati che attraversa il fiume Adda, a Lodi. Collega i quartieri di Borgo Adda, sulla riva destra, e Revellino-Campo di Marte, a sinistra. La sua struttura, costituita da otto archi in muratura a sostegno del piano stradale, fu realizzata nel 1864; doveva rimpiazzare l’antico ponte di legno, distrutto nel 1859.
Il 10 maggio 1796 Napoleone vi combatté contro l’esercito austriaco, in quella che rimase nella storia come la battaglia del ponte di Lodi. All’epoca il ponte di legno era lungo circa 200 metri e largo 8. Era formato da 57 campate, 31 delle quali poggiavano nel corso principale del fiume e altre 5 in un ramo secondario, le rimanenti poggiavano su terra. Nel 1859 durante la seconda guerra di indipendenza, gli austriaci bruciarono il ponte che fu ricostruito in cotto, su progetto dell’architetto Gualini di Milano, nel 1864, 15 metri più a monte rispetto al precedente. Il nuovo ponte, dal 1880 al 1931, fu percorso dalle tranvie interurbane per Bergamo e Soncino.
Il Tempio Civico della Beata Vergine Incoronata, noto anche con il nome di santuario dell’Incoronata, è un luogo di culto cattolico situato a Lodi.
La chiesa, impreziosita da notevoli opere d’arte, è riconosciuta come uno dei massimi capolavori del Rinascimento lombardo e rappresenta il monumento più prestigioso della città.
La denominazione di “tempio civico” è dovuta al fatto che la proprietà dell’edificio è sempre stata appannaggio del comune – e non della diocesi – fin dal momento della sua costruzione, promossa dalla cittadinanza e dalle autorità laiche di Lodi.
Al giorno d’oggi, il tempio è un’importante attrazione turistica insieme all’adiacente Museo del tesoro dell’Incoronata.
La chiesa di Sant’Agnese a Lodi fu costruita a partire dal 1351 all’interno del monastero degli Agostiniani, ordine dedito agli studi e molto vicino al Papa. Dopo la soppressione di tale ordine decretata il 23 giugno 1798 dalla Repubblica Cisalpina, la chiesa divenne “sussidiaria” di quella di San Lorenzo. Un forte impulso all’ampliamento della costruzione fu dato nel 1393 quando divenne Vescovo di Lodi l’agostiniano Bonifacio Bottigella, che resse la diocesi fino al 1404, ovvero nel momento più puro dell’architettura gotica lombarda. L’abside poligonale e il campanile a due ordini, molto simile a quello della Cattedrale, sono visibili soltanto dal chiostro. Il campanile ospita un concerto di 3 campane, intonate in scala di SI bemolle maggiore, realizzate dai Fratelli Barigozzi di Milano, con una loro particolare sagoma, detta ultraleggera.
CHIESA DI SANT’AGNESE • I RESTAURI DEL ROTARY CLUB LODI
La basilica dei XII Apostoli, più nota anche come basilica di San Bassiano, è un antico luogo di culto cattolico situato poco fuori Lodi Vecchio, nella diocesi di Lodi. La Basilica Apostolorum fu consacrata il 1º gennaio 378 da San Bassiano, primo vescovo e patrono della Diocesi di Lodi. All’epoca della costruzione, si trovava alla periferia della città di Laus Pompeia, oltre il ponte sul Sillaro, alla biforcazione delle strade per Placentia e Cremona. La basilica era il primo luogo di culto cristiano della neonata diocesi; alla consacrazione erano presenti Sant’Ambrogio, vescovo di Milano, e San Felice, vescovo di Como. Dopo la morte di San Bassiano, sepolto nella Basilica, essa divenne nota (non ufficialmente) con il suo nome.